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Cos’è il Cotone Biologico?

Oggi torno a parlare di tessuti biologici e parto dalle basi: il cotone organico.
Come vi ho già raccontato, questo tessuto è coltivato secondo le regole dell’agricoltura biologica e occupa oggi solo l’1% della produzione totale di cotone.
Quindi, per essere certificato come tale, questo tessuto è coltivato senza pesticidi, fertilizzanti, diserbanti e oltre mille sostanze tossiche nocive per l’ambiente e per la salute umana.
Questo è molto importante non solo per l’ambiente, ma anche per l’impatto etico e sociale, soprattutto se consideriamo che la coltivazione del cotone e la sua lavorazione avvengono in paesi poco sviluppati. Spesso infatti le aziende sfruttano la manodopera locale attraverso il lavoro minorile che genera discriminazioni e ignora i diritti umani fondamentali.
Ecco perché è importante aumentare sempre di più il peso di questo 1%.

La Pianta di Cotone

La pianta di cotone ha un’altezza variabile: può partire dai 50 cm e arrivare addirittura ai 4 metri a seconda del paese di origine. Sono l’Asia, l’Africa e l’America i continenti preferiti per questo tipo di coltivazione.
Piante di cotone biologico.

La coltivazione del cotone standard non solo sfrutta la manodopera rivelandosi poco etico, ma ha un forte impatto ambientale negativo perché la sua coltivazione impoverisce i terreni. Richiedendo enormi quantità di acqua e di spreco di energia, questo tipo di coltivazione attinge a sostanze tossiche nell’intero processo produttivo, classificate tra le più nocive al mondo.
La coltivazione del cotone biologico si fonda invece su regole molto ferree: il lavoro è eticamente certificato e la coltivazione si basa sulla rotazione dei terreni. In questo modo si evita quindi il totale esaurimento delle sostanze nutrienti minerali presenti nel terreno,
Ricordatevi come sempre di controllare le etichette per verificare le certificazioni, come il GOTS – Global Organic Textile Standard e l’OCS – Organic Content Standard.
Quindi, per fare una sintesi, ecco le principali differenze tra cotone biologico e cotone standard.

Cotone Biologico

  • No OGM (Organismi Geneticamente Modificati)
  • Terreno sano dovuto all’irrorazione di materie organiche
  • Terreno sempre vivo grazie alla rotazione delle colture
  • Defogliazione naturale dovuta agli agenti atmosferici
  • Le tinture usate sono a basso impatto ambientale
  • Garanzia di lavoro equo in tutta la filiera tessile

Cotone Standard

  • Trattato con fungicidi e insetticidi, spesso OGM.
  • Terreno inquinato dovuto all’uso di fertilizzanti sintetici.
  • Terreno “morto” dopo alcuni anni di utilizzo intensivo.
  • Defogliazione indotta con sostanze chimiche sintetiche.
  • Tinture con alta percentuale di metalli pesanti e zolfo.
  • Sfruttamento della manodopera a basso costo.
Fonte: Vestilanatura

E se non vi basta sapete perché scegliere il cotone biologico?

#1. Quanto è bella la morbidezza: anche se non dovrebbe esserci differenza, il cotone biologico risulta più morbido, e anche più liscio, di quello standard

#2. La delicatezza sulla pelle: quando un tessuto è morbido e prodotto senza sostanze chimiche come candeggina e formaldeide anche la nostra pelle ne giova

3. Traspirare per respirare meglio: il nostro corpo ne può giovare anche perché il cotone biologico è un tessuto traspirante.

Questo è vero se le aziende che producono il cotone sono serie ed eticamente certificate. Un cotone biologico di scarsa qualità equivale a un cotone standard di scarsa qualità e, come sempre, controllate le etichette e verificate che l’azienda sia seria e certificata 😊.

A proposito di trasparenza


Scopri di più su https://www.vestilanatura.it/fibre-tessili/naturali/cotone-biologico/

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