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Materiali e tessuti biologici: facciamo un po’ di chiarezza

Materiali e tessuti biologici: facciamo un po’ di chiarezza

Parlare di moda sostenibile per me significa partire dal descriverne i materiali che la definiscono.
Avrete sicuramente sentito parlare di tessuti biologici e naturali o di materiali ecosostenibili.
Oggi provo a fare chiarezza partendo proprio dal concetto di tessuti biologici.

Cosa intendiamo per tessuti biologici

I tessuti biologici provengono da agricoltura biologica

I tessuti biologici sono quei tessuti composti da fibre naturali che provengono da agricoltura biologica, con standard certificati proprio come avviene nel settore alimentare che attesta la provenienza della frutta e verdura biologica che compriamo.
Perché sia definibile come biologica, quindi, l’agricoltura deve prevedere procedure di coltivazione naturali: no allora a pesticidi, fertilizzanti o altre sostanze chimiche nocive all’ambiente.

Se vi state chiedendo come la produzione di tessuti possa impattare sull’ambiente, pensate che la sola coltivazione del cotone non biologico porta alla produzione del 25% degli insetticidi impiegati nel mondo e che nelle fasi di lavorazione industriale, l’uso di sostanze chimiche può arrivare a 1 kg di sostanze chimiche per 1 kg di prodotto tessile lavorato.

Come fare allora per ridurre questo rapporto 1:1?
Imparare a leggere le etichette e a riconoscere gli standard che garantiscono che quello che indossiamo faccia bene a noi e all’ambiente, proprio come quello che mangiamo.

Quali sono gli standard per riconoscere i tessuti biologici

Lo abbiamo imparato a fare con gli alimenti, basta poco per conoscere anche le etichette dei nostri vestiti e per farlo dobbiamo partire dagli standard di certificazione.
Ecco i più importanti:

Organic Content Standard (OCS) ne esistono due versioni: Content 100 quando la fibra è 95% di origine biologica. Content Blended quando la fibra contiene almeno il 5% di fibra biologica. Attenzione quindi alle etichette: se trovate Content Blended sappiate che quello che state acquistando è un tessuto che contribuisce in modo quasi nullo alla riduzione dell’impatto ambientale.
Anche se può essere ottenuta per altri tessuti coltivati secondo gli standard dell’agricoltura biologica, questa certificazione si riferisce soprattutto al cotone biologico.

Global Organic Textile Standard (GOTS) è uno degli standard più noti e utilizzati nel settore tessile, in particolare per l’abbigliamento*.
Un prodotto che riporta l’etichetta GOTS deve contenere almeno il 70% di fibre biologiche certificate: in questo caso l’etichetta dovrà riportare la dicitura “Fatto con il 70% di fibre biologiche”.
Per meritarsi lo standard GOTS ed essere definibile “biologico” i prodotti devono invece contenere almeno il 95% di fibre certificate come biologiche.
In entrambi i casi la restante percentuale può essere composto da fibre naturali non biologiche, artificiali di origine naturale, rigenerate, fibre sintetiche riciclate, o altre fibre sintetiche riconosciute come “poco dannose per l’ambiente”.

GOTS certifica l’intera filiera produttiva ed è quindi la principale garanzia non solo verso l’ambiente, ma anche per la responsabilità sociale dei lavoratori.

OEKO-TEX standard 100 è un marchio ecologico che ci permette di certificare, oltre ai tessuti, anche il loro processo di tintura. Viene considerata la presenza di sostanze nocive, come pesticidi, metalli pesanti, ammine aromatiche, coloranti allergizzanti nei prodotti finiti. La certificazione delle tinture OEKO-TEX standard 100 garantisce al consumatore finale un attento controllo dal punto di vista ecologico e salutare ***.

ICEA certifica in Italia e all’estero i prodotti tessili realizzati in accordo al GOTS (Global Organic Textile Standard), che è stato adottato a livello internazionale dall’International Working Group (IWG) for GOTS*.

Per gli acquisti responsabili non dimentichiamoci però di leggere nel dettaglio e controllare un elemento importante: la miscelazione dei tessuti per verificare la presenza anche di tessuti non biologici.

Quali sono i tessuti biologi

Ci sono diversi tipi di tessuti biologici, ma questi sono in assoluto i miei preferiti perché oltre a fare bene all’ambiente e alla nostra pelle sono anche bellissimi :-).

  • La canapa
  • Il cotone biologico
  • Lana
  • Lino
  • Ramia
  • Juta

Continuate a leggermi perché non vedo l’ora di raccontarvi cosa mi piace di ognuno di questi materiali e di darvi consigli su come indossarli e a cosa abbinarli.

Perché scegliere un tessuto biologico rispetto a uno tradizionale

Sono molti i motivi che ci devono spingere ad acquistare un prodotto realizzato con tessuti biologici e che giustificano il fatto che siano un po’ più costosi degli altri.

Il nostro benessere
Le sostanze sintetiche dei tessuti tradizionali non solo si mantengono nei capi che indossiamo, ma vengono anche assimiliate dal nostro corpo, provocando irritazioni e problemi alla pelle**.

L’ambiente che ci circonda
escludendo tutte quelle sostanze tossiche utilizzate nel settore tessile, i terreni ne gioveranno. I gas serra emessi saranno di minor rilievo. Le falde acquifere resteranno pulite e potabili per i cittadini locali. E non faremo bene solo a noi stessi, ma anche alla Natura**.

L’ambito sociale
Gli standard che vi ho elencato sopra non riguardano solo l’ambiente, ma anche gli agricoltori che vedono garantiti trattamenti equi e soprattutto senza discriminazione**.

A proposito di trasparenza: le fonti di questo articolo

* https://www.global-standard.org/the-standard/gots-key-features
** https://www.vestilanatura.it/tessuti-biologici
*** https://vestirebio.it/informazioni/informazioni-tessuti-biologici-ecologici.html

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